Due suggerimenti al Bressa furioso
Le furibonde dichiarazioni che l’onorevole Bressa sta rilasciando confermano che non sbagliavo a sostenere che lasciare il compito di scegliere i responsabili della pubblica amministrazione ai vertici dei partiti scatena lotte tra clientele politiche a scapito della valutazione della preparazione e della competenza dei candidati. Anche nel caso in cui il candidato premiato risulti essere, come pare lo sia in questo caso, quello con i titoli di merito più in regola, questo si ritrovi risucchiato nella contrapposizione tra lobbys clientelari.
All’onorevole Bressa vorrei però ricordare due cose. La prima è che Luisa Gnecchi non è stata eletta al Consiglio Provinciale né dall’Ulivo ne tanto meno dalla Margherita, ma da una lista che si chiamava Pace e diritti. Di questa lista, oltre ai DS e allo SDI facevano parte anche persone non legate a nessun partito e Rifondazione e allora visto che parla di “decisioni prese tutti insieme” dovrebbe anche chiarire come mai queste componenti che hanno contribuito all’elezione di Luisa non vengono mai prese in considerazione?
La seconda è che di sicuro ai cittadini interesserebbe molto di più sapere quello che il suo partito (ma anche Luisa Gnecchi) intende fare per bloccare l’aumento dei tickets sui ricoveri al pronto soccorso e sull’introduzione dei nuovi sulle visite specialistiche e gli esami di laboratorio. Questi sono i problemi della sanità che i cittadini, elettori di centrosinistra o di centrodestra, di lingua italiana o tedesca, si pongono e vorrebbero che si ponesse anche chi è stato eletto nelle istituzioni.
Fabio Visentin
Segretario prov. di Rifondazione comunista
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