Rifondazione comunista aderisce alla manifestazione del 12 maggio a Bressanone contro il tunnel del Brennero
e invita la popolazione dell’Alto Adige a partecipare numerosa all’iniziativa.
Anche il dibattito organizzato a Bolzano dall’associazione La Strada tra favorevoli e contrari alla costruzione del tunnel del Brennero ha rafforzato la convinzione che quella del tunnel del Brennero è un’opera dannosa che impiegherebbe decenni a realizzarsi, enormemente costosa e soprattutto inutile.
Il danno provocato dai lavori sarà irreversibile per vaste zone del nostro territorio e in altre la vita sarà resa infernale per decenni.
I costi saranno altissimi e saranno soldi pubblici che inevitabilmente verranno sottratti ad altri capitoli del bilancio statale e/o provinciale: quelli delle spese per la salute, le pensioni, la scuola, le spese per il sociale.
E soprattutto si tratta di un’opera inutile, perché gli obiettivi che si propone possono essere raggiunti proseguendo l’opera di ammodernamento e razionalizzazione della linea ferroviaria esistente, opera che è in atto da anni e può essere ampliata e portata a termine in tempi molto più rapidi (qualche anno e non decenni) e a costi molto più bassi.
Non siamo “il partito del NO”, per esempio vorremmo una metropolitana di superfice che colleghi tutta la valle dell’Adige e vorranno il passante ferroviario in galleria che elimini il traffico merci dalla città. Pensiamo che il problema dei trasporti debba essere affrontato a partire dai veri interessi delle popolazioni, in particolare di quelle che vivono sul posto e dei pendolari che rappresentano i principali utenti della ferrovia, e non a partire dagli interessi delle lobby dei costruttori e dei finanzieri.
Per la segreteria provinciale di Rifondazione comunista
Fabio Visentin
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