candidati prc alle provinciali 2013

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24.8.07

Rifondazione comunista appoggia e aderisce alla mobilitazione contro i protocolli di intesa sullo scalone e sulla precarietà organizzata dal PdCI

Come segretario provinciale di Rifondazione comunista di Bolzano giudico con estremo favore la decisione del PdCI di organizzare dei “banchetti informativi contro i due pessimi protocolli sulle pensioni e sul precariato”. Aderisco a questa sacrosanta iniziativa e invito iscritti, simpatizzanti e quanti concordano con la valutazione comune che PRC e PdCI hanno dato sulle proposte avanzate a partecipare all’azione di informazione, rafforzando la presenza popolare ai banchetti. Invito ad essere presenti anche tutte le altre forze politiche interessate al processo di aggregazione della sinistra. Sarà anche l’inizio della organizzazione unitaria della partecipazione alla manifestazione che il 20 ottobre vedrà a Roma riuniti quanti ritengono indispensabile e possibile che la politica del governo possa finalmente svoltare a sinistra.Il giudizio sul modo e sui contenuti con cui si sono conclusi a luglio gli incontri tra Governo e parti sociali sulla riforma della previdenza e sul mercato del lavoro è stato ugualmente negativo da parte sia di Rifondazione comunista che del il Partito dei Comunisti italiani. Entrambi i partiti hanno sottolineato che la totale mancanza di rispetto degli accordi di programma, sottoscritti da tutta la coalizione di centro sinistra, ha determinato un netto spostamento a destra della politica del governo. Per quanto riguarda la riforma della previdenza sociale, lo scalone della controriforma Maroni non è stato cancellato ma semplicemente diluito nel tempo e addirittura alla fine del processo previsto i lavoratori potranno andare in pensione addirittura un anno dopo di quelli previsti: dal 2011 ci vorranno 60 anni per andare in pensione, ma dal 2013 ce ne vorranno 61.
Sulla precarietà, in particolare, non sono state presentate nemmeno le timide proposte che il Ministro del Lavoro aveva più volte annunciato. Insieme alla parziale modifica del contratto a termine, vengono confermati i rapporti di lavoro più precari e ridotti i costi per il lavoro straordinario. La legge 30 viene confermata nella sua struttura contraddicendo palesemente il programma dell’Unione.
Pertanto in autunno sarà necessario andare ad una ridefinizione sostanziale di tali accordi e ad una decisa svolta nella politica del governo a favore dei lavoratori, che lo hanno votato credendo negli impegni programmatici sottoscritti. Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile ottenere il massimo della mobilitazione possibile, cercando di far convergere tutte le forze della sinistra sugli obiettivi comuni.

Fabio Visentin
Segretario provinciale di Rifondazione comunista

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