candidati prc alle provinciali 2013

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21.10.07

Il popolo della sinistra c'è ancora e chiede di cambiare rotta

Voglio anzitutto ringraziare le compagne e i compagni che si sono fatti carico della pesante trasferta a Roma, della gioia e dell’emozione che mi hanno fatto vivere seguendo sulla diretta televisiva lo svolgersi della manifestazione. E penso che l’emozione sia stata di tante e di tanti e che anche chi non si è emozionato sia rimasto sorpreso.
Quanti eravate? 200 mila si è cominciato a dire, poi presto siete saliti a 500 mila, poi a 700 mila e poi … lasciamo perdere, eravate tantissimi, un mare di donne e uomini, tantissimi giovani.
Eravate il popolo della sinistra, della sinistra senza aggettivi, che con decisione rivendica il diritto di essere ascoltato da un governo che ha in gran parte contribuito a far eleggere, ma che finora non ha dato molti segnali di ascolto. Siete stati quelli che hanno portato in piazza la dignità e i veri problemi delle persone. Di coloro che hanno un lavoro precario e non possono programmarsi una vita normale, che sono costretti a vivere in casa dei genitori e per questo dileggiati come bamboccioni. Di coloro che pur avendo un lavoro fisso faticano ad arrivare alla fine del mese,
perché la vita costa sempre più cara, perché il mutuo della casa diventa quasi impossibile da pagare e pure l’affitto. Siete stati quelli che hanno avuto la forza di chiedere diritti per chi non li ha, diritti per tutti, dopo mesi di campagne securitarie che miravano a far credere che le difficoltà del vivere derivano dalla presenza del migrante o del rom.
Avete mostrato a tutto il paese che la sinistra in Italia c’è ancora e che può e deve svolgere
un ruolo importantissimo, quello di costringere il governo Prodi a svoltare decisamente
e a dare finalmente attuazione al programma su cui ci ha chiamati a votarlo.
Ma il modo con cui vi ho visti sfilare per le vie di Roma, mescolati tra voi senza le consuete contrapposizioni, ma anzi rivendicando tutti le stesse cose e gli stessi obiettivi, fa capire che non stavate solo rivendicando il rispetto dei patti al governo, ma stavate pretendendo dai dirigenti della sinistra la fine delle divisioni e dei particolarismi.
Dopo una manifestazione come questa il processo di costruzione di una sinistra finalmente unita e che sappia ritrovare il peso e la forza di una volta è un problema che deve essere affrontato senza ulteriori tatticismi e perdite di tempo.
Per questo il dibattito che si terrà lunedì sera alla sala di rappresentanza del Comune tra Fabio Mussi (presidente di Sinistra Democratica), Gennaro Migliore (capogruppo alla Camera di Rifondazione comunista) e Marco Boato (parlamentare Verde) sarà un’occasione per verificare quanto questo bisogno di una sinistra unita e forte sia presente anche fra il popolo di sinistra qui a Bolzano e per fare un ulteriore passo in avanti.
E’ un’occasione di dibattito e di partecipazione che penso molti non si lasceranno sfuggire.
A volte i processi storici hanno delle improvvise accelerazioni; è indispensabile no farsele sfuffire perché le occasioni non si ripetono. La grande partecipazione alla manifestazione di Roma fa capire che c’è una gran voglia di partecipare attivamente e non solo esprimendo un voto o eleggendo un capo.

Fabio Visentin
segretario provinciale di Rifondazione comunista

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