Solidarietà ai metalmeccanici in lotta per il rinnovo del contratto di lavoro.
La segreteria provinciale di Rifondazione comunista considera la chiusura dei contratti nazionali di lavoro aperti, a cominciare da quelli dei metalmeccanici, del pubblico impiego e del commercio, la priorità per una prima risposta all’emergenza salariale e all’attacco di Confindustria nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori italiani. Il tema tocca la vita di milioni di famiglie, alle prese con bilanci sempre più risicati, perché i soldi guadagnati con il proprio lavoro non bastano ad arrivare alla fine del mese.
I metalmeccanici hanno scioperato, con punte altissime di adesione in tutta Italia, a sostegno della vertenza per il rinnovo del contratto. Le manifestazioni, i presidi, le assemblee che si sono svolte dicono a Confindustria e Federmeccanica di smettere di chiedere soldi per le imprese e flessibilità unilaterale.
Allo stesso tempo anche il governo deve dare un segno forte. A partire dall’armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie al 20%, dalla detassazione dei prossimi aumenti contrattuali, dall’introduzione di nuove detrazioni per il lavoro dipendente e dalla introduzione dei fiscal drag. Questi strumenti possono infatti portare in breve tempo a significativi aumenti dei salari e del loro potere di acquisto.
La forza e la determinazione della lotta dei metalmeccanici ha tutto il nostro sostegno e conferma che è possibile ottenere risultati per il lavoro dipendente e precario del nostro paese.
Per la segreteria provinciale di Rifondazione comunista
Fabio Visentin
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