Oggetto: Polo industriale-scientifico a Sinigo
Le attività economiche, produttive e di ricerca scientifica che vertono attorno alle energie rinnovabili si innestano senza dubbio in un mercato in enorme espansione, ma che vede impegnate, paradossalmente, pochissime aziende specializzate sul territorio nazionale.
Per rendere l’idea del potenziale espansivo del settore bastano poche cifre: negli ultimi anni la produzione di energia da pannelli fotovoltaici è cresciuta mediamente di 8 Megawatt al mese; nel 2007 il giro d'affari ha fatto registrare un incremento di oltre 7,4 volte rispetto al 2006, e nel solo 2007 è stata installata una potenza fotovoltaica molto maggiore del totale complessivo già presente in Italia, attivato nell'arco di quasi 30 anni[1].
Anche a livello locale l'utilizzo di energia solare appare in continuo aumento, tanto che il Trentino Alto Adige figura tra le regioni dove si monta il maggior numero di impianti.
Le fette di silicio impiegate per la costruzione dei pannelli fotovoltaici sono sempre più richieste in provincia, nel resto d'Italia, ma anche all'estero: vengono infatti esportate in Spagna, in Austria, in Germania e persino in oriente.
E si tratta, in parte, di materiale semilavorato prodotto dallo stabilimento MEMC di Sinigo.
Ci sono dunque buone ragioni per valutare positivamente gli annunciati investimenti della MEMC e per ritenere che un suo eventuale ampliamento potrebbe dischiudere scenari interessanti per quanto concerne lo sviluppo economico della zona di Merano, grazie all'introduzione di importanti elementi di innovazione tecnologica e la conseguente creazione di nuovi posti di lavoro.
Ma una vera svolta economica e insieme ambientale si avrebbe, a nostro avviso, se una parte del policristallo prodotto alla MEMC venisse trasformata in loco in celle fotovoltaiche e quindi in pannelli pronti da commercializzare.
L'idea che Rifondazione Comunista intende lanciare sarebbe quella di promuovere, anche attraverso l'intervento pubblico, un progetto finalizzato alla creazione a Sinigo di un vero e proprio polo scientifico-industriale attrezzato per seguire l'intera filiera di lavorazione del silicio e, più in generale, dedicato alla ricerca e alla produzione di energia da fonti alternative.
L'obiettivo di un simile progetto non potrebbe naturalmente esaurirsi in un ritorno economico in termini di redditività per i produttori, ma dovrebbe altresì tradursi nel concreto impegno, anche da parte dell'amministrazione comunale, a limitare il ricorso alle tradizionali fonti energetiche altamente inquinanti e non rinnovabili, per sostituirle progressivamente con altre più pulite, sostenibili e tecnologicamente avanzate.
Ma solo coinvolgendo l’imprenditoria locale, i sindacati, la Provincia, l’università e, non ultima, la cittadinanza di Sinigo, si potrebbero gettare le basi per un progetto di largo respiro e di alta qualità.
Premesso ciò, il consiglio comunale impegna la giunta comunale ad
attivarsi per creare un gruppo di lavoro con il compito di organizzare entro l'autunno del 2009 un convegno di più giorni sul tema delle energie rinnovabili in generale e del fotovoltaico in particolare. Lo scopo di tale convegno – al quale il gruppo di lavoro dovrebbe invitare oltre che studiosi, tecnici, amministratori di fama internazionale, anche rappresentanti del Comune di Merano, dei sindacati e degli imprenditori, della Provincia di Bolzano e delle Università di Bolzano e Trento, nonché tecnici e rappresentanti della Memc di Sinigo – è quello di:
a) mettere a conoscenza dell'amministrazione pubblica, del mondo del lavoro e delle imprese locali lo stato di avanzamento della ricerca nel settore delle energie rinnovabili e delle sue possibili applicazioni;
b) di lanciare idee e proposte per l'eventuale costituzione di un polo di ricerca tecnologico-scientifica in zona;
c) partendo dal materiale semilavorato, che già oggi viene prodotto dallo stabilimento Memc di Sinigo, di porre allo studio la possibilità di organizzare in loco le lavorazioni successive della filiera silicio-pannello fotovoltaico (realizzazione, assemblaggio, installazione ecc.);
d) di individuare – anche prendendo spunto da realtà già in essere – possibili interventi da parte dell'amministrazione comunale, ed eventualmente anche provinciale, per favorire la costituzione in loco della filiera silicio-pannello fotovoltaico e una maggiore diffusione dell'utilizzo di questa tecnologia (ad esempio attraverso sgravi fiscali, incentivi, agevolazioni, leggi ad hoc, campagne di sensibilizzazione ecc.).
Inoltre il convegno avrebbe un buon ritorno di immagine sul comune, servirebbe alle imprese come stimolo ad investire su un settore sicuramente redditizio ed in espansione, sarebbe anche un utile momento di informazione della popolazione sui temi del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.
[1] Vedi p.es. articolo del 13 maggio 2008 „Fotovoltacio, in Italia oltre 8 MW al mese“, in: www.qualenergia.it/view.php?id=612&contenuto=articolo
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