candidati prc alle provinciali 2013

candidati prc alle provinciali 2013

25.6.09

Quando non si sa che proporre, la ricetta è pronta: tagliamo le pensioni.

Comunicato stampa.

Puntuale, come da copione, arriva l’ennesimo attacco alle pensioni. La motivazione addotta è l’insostenibilità finanziaria del sistema, dato che, dice l’Ocse, la spesa pensionistica in Italia è molto superiore alla media.
Ma questo è un falso. La spesa pensionistica in Italia non è affatto più elevata della media europea per il semplice fatto che essa è conteggiata al lordo delle ritenute fiscali - che in Italia pesano consistentemente mentre in altri paesi sono puramente simboliche - e includendo in maniera ingiustificata il Tfr, che è salario differito e non una spesa previdenziale.
La verità è che si vuole scaricare sui lavoratori il costo della crisi. In tutto il mondo ci si chiede a chi far pagare i costi del debito enorme che si è accumulato per salvare le banche e per il crollo del PIL. La sola risposta che sanno trovare le nostre classi dirigenti è quella di tagliare lo stato sociale, facendo pagare nuovamente lavoratori e pensionati.
Ma questo oltre ad essere inaccettabile da un punto di vista sociale, aggraverà ulteriormente la crisi economica. Alla base di questa infatti stanno tanto i meccanismi speculativi del capitale finanziario quanto il crollo della domanda, cioè salari e pensioni così bassi da rendere impossibile l’acquisto dei beni prodotti. Proprio i meccanismi che ora vengono riproposti, con la volontà di tagliare ulteriormente le pensioni e di rilanciare la previdenza integrativa a scapito del sistema pensionistico pubblico. E anche questo a dispetto di ogni evidenza, visto che i rendimenti dei fondi pensione sono tutti crollati.
A questo occorre opporsi in tutti i modi. All’opposto è urgente un intervento per rivalutare le pensioni che in questi anni sono state fortemente erose dall’aumento del costo della vita sia alzando il loro ammontare a partire da quelle minime, sia diminuendo le aliquote fiscali da cui sono gravate.

Fabio Visentin
Rifondazione comunista dell’Alto Adige

Nessun commento: