Ha più importanza la cacca dei cani dei residenti che le famiglie dei nomadi.
Ho letto con attenzione e anche un po’ di apprensione, che cresceva via via che andavo avanti nella lettura, l’articolo della cosiddetta occupazione dell’area cani da parte di due roulotte di nomadi. Ci sono alcune cose che non quadrano. Anzitutto nell’articolo non si informa minimamente su chi fossero le due famiglie “occupanti”, da dove venissero, perché avessero scelto come area sosta proprio l’area in cui i cani vengono portati a fare i loro bisogni (di certo non un’area dove si porta volentieri a vivere la propria famiglia). Erano lì per turismo, per diletto o per necessità? L’articolo non dice nulla, da solo grande spazio alla protesta dei proprietari di cani. Nell’articolo si dice poi di passaggio che i vigili urbani accorsi avevano detto di sapere da prima di essere chiamati di questa occupazione. Che vuol dire? Che le due famiglie avevano informato le autorità di questa loro trasferimento? E se si che cosa avevano loro risposto le autorità? Inoltre nessuna notizia si da di dove le due famiglie avrebbero dovuto spostarsi. Confesso che più ci penso più sono preoccupato. Che venga data molta più importanza al diritto dei cani cittadini di fare i loro bisogni, che a quella di due famiglie di trovare un posto dove sostare, mi pare un altro brutto segno dei tempi di barbarie verso cui stiamo precipitando.
Fabio Visentin
Rifondazione comunista dell’Alto Adige
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