Da “Liberazione“, 20.2.2010
Campagna di boicottaggio dei marchi del gruppo Goldenlady lanciata dalle donne del sito di Faenza che rischiano il posto di lavoro. Le lavoratrici lanciano un invito esplicito a “tutte le donne ad essere solidali, boicottando”: Philippe Matignon, Sisi, Omsa, Golden Lady, Hue Donna, Hue Uomo, Saltallegro, Saltallegro Bebè e Serenella.La vertenza, iniziata, lo scorso 21 gennaio con l’apertura della procedura di licenziamento collettivo, vede contrapposti 350 lavoratori – di cui 320 donne – che ritengono “inaccettabile” la decisione dell’azienda che chiude nel pieno rigoglio di un mercato che – come si dice – “tira” ed una proprietà, guidata dal presidente del Gruppo Golden Lady (che detiene il 50 per cento del mercato mondiale delle calze), Nerino Grassi, che ritiene più profittevole la delocalizzazione in Serbia, dove l’azienda ha già costruito uno stabilimento di 10 mila metri quadrati a Valjevo, a 100 chilometrida Belgrado, dove una lavoratrice come quelle che scioperano davanti ai cancelli di Faenza, costa meno della metà: circa 300 euro, contro il migliaio di un’operaia nostrana. Uno stabilimento dove costa meno l’energia ma, soprattutto, dove il sindacato è pressoché inesistente.Intanto, in attesa che scada la cassa integrazione, il prossimo 16 marzo, le lavoratrici proseguono il loro presidio davanti ai cancelli, 24 ore su 24, iniziato da più di un mese per impedire il trasferimento dei macchinari, lasciandolo soltanto il tempo necessario per le manifestazioni in città o, come pochi giorni fa, davanti alle sedi dove si tengono gli incontri.Pochi giorni fa le lavoratrici hanno fatto sentire la loro voce in via Veneto a Roma. A ministero dello Sviluppo economico si è tenuto un incontro tra la direzione dell’azienda, il ministero, le organizzazioni nazionali di categoria di Cgil, Cisl e Uil dei tessili, e anche le istituzioni locali.Secondo quanto riferito dall’assessore regionale alle Attività produttive dell’Emilia Romagna, Duccio Campagnoli – al termine della riunione – si sarebbe aperto uno spiraglio per la costruzione di un . Alla fine dell’incontro i rappresentanti del gruppo Golden Lady e le organizzazioni sindacali si sono riservati di approfondire i contenuti nel corso di un appuntamento il prossimo 25 febbraio.
Fabrizio Salvatori
20/02/2010
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