di Lidia Menapace
19 gennaio2012
Voglio iscrivere nel
catalogo della barbarie un paio di altri eventi: un camion investe una macchina
in sosta sulla corsia d'emergenza in autostrada e anche la polizia stradale,
che stava assistendola, cinque i morti; il guidatore é stato trovato negativo al
test su alcool e droghe e forse -dice la voce ufficiale- é stato colpito da
sonno o malore; e l'incidente sul lavoro con gravi ferite degli operai che
stavano riparando una condotta del gas. Qui non si possono trovare scuse per
buttare sulle spalle di stranieri le malefatte, anche il guidatore del camion é
un italiano di 31 anni. Il fatto è che la voglia di ridiventare padroni della
forza lavoro, che il governo Monti appoggia e favorisce, produce un aumento
dello sfruttamento di chi fa un lavoro dipendente e lo incita
all'autosfruttamento che in primo luogo vuol dire non avere orari ed esporsi
perciò alla fretta e al colpo di sonno o ad altri inconvenienti: anche
l'aumento delle ore di apertura dei negozi va nella stessa direzione e
obbligherà le commesse che hanno bimbi piccoli a lasciare il lavoro o i bimbi
incustoditi.Il diritto al lavoro, il
diritto alla salute, la riaffermazione che i diritti vengono prima del
profitto, in questa valanga di cattolicesimo che sta pesantemente avanzando con
qualche modernizzazione (il papa non pretende più baciamano genuflessione e
velo in testa alle signore) tutto ciò che è il frutto di grandi lotte va a
farsi benedire (letteralmente) e viene sostituito da inni al "bene
comune", uno straordinario avanzamento col ritorno al medioevo e alla
toria poliitica di Tommaso d'Aquino, certo meglio che un ritorno ad Agostino,
ma insomma come modernità ! Tornerà presto anche il comunitarismo: insomma tutto
l'armamentario del cattolicesimo di destra, un bel carico! La necessità di
costruire l'alternativa, di praticare l'antagonismo ecc. é sempre più
impellente e le risposte non mancano nemmeno, ma non possono avere effetto
sociale col regime di non libertà di stampa e tentativo di omologazione
culturale in corso; sennò scontro elementare e corporativo (tassisti). Non si
può però cedere o rassegnarsi, a meno di non voler precipitare nella barbarie
della quale ora si vedono ben più che i prodromi.
lidia
Nessun commento:
Posta un commento