Le risposte che i lavoratori e le lavoratrici della Memc hanno avuto dalla “politica”, nelle figure dei suoi massimi rappresentanti provinciali, il Presidente della Giunta, il Presidente del Consiglio e l’assessore all’industria, sarebbero semplicemente ridicole se la drammaticità della situazione non le rendesse vergognose. Da quasi tre mesi 300 lavoratori e le loro famiglie vivono con l’incubo della perdita del posto di lavoro, la drammaticità della cassa integrazione e la prospettiva della perdita di reddito che li condannano a una condizione di povertà. Ma da tre mesi si è capaci solo di rispondere “Vedremo… ci stiamo interessando… bisogna intervenire…” e altre banalità di questo tipo. Ma proposte di soluzioni concrete zero. Eppure la Provincia di Bolzano è proprietaria di una Società che produce energia elettrica (la SEL). I Comuni di Bolzano e Merano sono proprietari di un’altra società che produce energia elettrica (AE). Entrambe le società sono in grado di fornire alla MEMC l’elettricità di cui ha bisogno per funzionare. Aspettare che si concretizzino le ipotesi della linea che colleghi la fabbrica con l’oltre Brennero o addirittura prevedere la costruzione di una nuova centrale all’interno dello stabilimento prevedono tempi lunghi. Tempi che allontanano sempre più il ritorno in produzione del reparto, rendendo aleatoria questa futura ripresa con il rischio di portare alla chiusura tutta la fabbrica. Una soluzione immediata può e deve essere trovata. BASTA VOLERLO. Il decreto “salva ALCOA” dice che la strada per garantire una riduzione del costo dell’energia c’è. È vero, la proprietà della fabbrica è lontana, non risponde. Del resto c’è qualcuno che sa dire il nome di una multinazionale che è attenta ai problemi dei suoi dipendenti? Per questo deve intervenire il “pubblico”, proponendo soluzioni concrete come quella che abbiamo avanzato qui sopra. E una cosa giusta la dice anche il Presidente Durnwalder: Deve intervenire il Governo” e prendere in mano la situazione di una realtà lavorativa importante e di avanguardia come quella della Memc di Merano.
Fabio Visentin
Segretario provinciale di Rifondazione Comunista
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