Rifondazione Comunista esprima solidarietà ai dipendenti dell’ufficio anagrafe del Comune di Merano. Ormai da mesi i dipendenti si vedono confrontati con una situazione insostenibile: con un organico ridotto (sceso da 12 a 9) devono far fronte ad una enorme mole di lavoro, a causa di disposizioni di legge che hanno aumentato considerevolmente il numero delle pratiche, e per garantire l’apertura degli uffici il sabato. In più l’amministrazione comunale, pur sapendo dei disagi che ormai si protraggono da mesi, disagi che colpiscono anche l’utenza costretta a fare la fila, si caratterizza per un incomprensibile immobilismo. Lo sciopero indetto il 24 settembre e lo sciopero ad oltranza i sabati è il segnale di un disagio che non può essere ignorato. Ma pare che l’amministrazione faccia proprio questo. Infatti fino ad ora non solo non ha provveduto ad aumentare l’organico (o a lasciare chiusi gli uffici il sabato, cosa che nessuno vuole), ma lancia proposte (che più che altro sanno di minacce) molto preoccupanti che vanno dall’aumento dei giorni lavorativi da cinque a sei o all’esternalizzazione dei servizi. Di fronte al fatto che alcuni servizi comunali sono già stati esternalizzati e che alcuni dipendenti comunali sono passati ai sei giorni lavorativi Rifondazione Comunista esprime grossa preoccupazione e si riserva di intraprendere una battaglia politica nel consiglio comunale, se l’amministrazione non provvede ad un aumento dell’organico e all’applicazione del contratto provinciale. I dipendenti comunali hanno già dato più del dovuto.
David Augscheller – consigliere comunale di Rifondazione Comunista
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