candidati prc alle provinciali 2013

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17.5.08

comunicato stampa del segretario PRC Alto Adige Fabio Visentin

Non chiudiamo gli occhi di fronte alla barbarie che ci sta travolgendo.

Che sta accadendo in Italia? Pochi giorni fa a Verona si compiva una tragedia annunziata. Dopo mesi, anzi anni, che gruppi della destra nazifascista veneta spadroneggiavano in città minacciando, aggredendo e ferendo a volte in modo grave chiunque ai loro occhi apparisse come un diverso per cultura, etnia, credo religioso, opinioni politiche, sempre nell’indifferenza se non con la compiacenza delle forze politiche della destra ora al governo della città, un gruppo di nazi aggrediva un giovane e lo riduceva in coma irreversibile. Non si è trattato di un episodio isolato. Sono mesi, anzi anni, che un po’ in tutta Italia, Alto Adige compreso, si ripetono aggressioni squadriste ed episodi di violenza gratuita che rimandano spesso a una cultura barbara fatta di croci celtiche, simboli nazisti e fascisti. C’è una cultura di morte e di sopraffazione che si sente finalmente legittimata e non più contrastata e che sta emergendo.
Ma c’è qualcosa di molto più pericoloso che si sta rivelando appieno in questi giorni. Gli assalti ai campi rom di Napoli, anche questi preceduti nei mesi scorsi da episodi analoghi in altre parti del Paese, rivelano il punto di abbrutimento a cui si è giunti continuando a proporre a chi si sente ed è svantaggiato il facile obiettivo di chi è più svantaggiato ancora. Per mesi il ceto politico nella sua quasi totalità ha chiamato al pogrom contro i rom, indicati come responsabili come popolo dei delitti di singoli individui. Ed ecco i risultati. Nei campi incendiati le notti scorse bruciava non solo il comune buon senso (in una terra in cui la camorra la fa da padrona, il pericolo per la legalità sono i campi rom!) ma la nostra comune libertà, lo stato di diritto, la civiltà umana.
Non sorridete a queste mie affermazioni, guardate le foto di quelle teorie tristi e derelitte di poveracci, perlopiù donne e bambini, che si incamminano verso una meta sconosciuta con le loro misere cose raccolte in sacchetti di plastica. Guardatele e confrontatele con le foto che avete sicuramente visto e che rimangono nella vostra memoria, quelle che ritraevano i pogrom nazisti contro le comunità ebraiche. Vi sembrano proprio molto diverse? Ricordatevi di Bertolt Brecht quando recitava
“Prima di tutto vennero a prendere gli zingari e fui contento perchè rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei e stetti zitto perchè mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali / e io fui sollevato perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti ed io non dissi niente perchè non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me e non c'era rimasto nessuno a protestare”.
Lui la sapeva lunga perché aveva assistito a come il nazismo aveva vinto e come era poi andata a finire.
Non possiamo volgere lo sguardo dall’altra parte, far finta che non stia avvenendo nulla di grave. Non possiamo rischiare di raggiungere il punto di non ritorno della nostra convivenza civile e democratica. Per questo sabato 17 alle ore 15 saremo anche noi a Verona alla manifestazione indetta “per una Verona libera dalla paura e dall'odio, per una Verona libera da vecchi e nuovi fascismi, per una città libera dall'intolleranza, dal razzismo, dall'ignoranza”.

Fabio Visentin
Rifondazione comunista dell’Alto Adige

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