candidati prc alle provinciali 2013

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22.5.08

comunicato stampa del segretario PRC Alto Adige Fabio Visentin

Basta con le morti sul lavoro. Gli strumenti ci sono, rendiamoli operativi.

Sul lavoro e di lavoro si continua a morire. In Alto Adige come in tutta Italia. Nei campi, nelle fabbriche, nei cantieri. Ieri in un cantiere a Prato Inarco moriva un giovane operaio schiacciato dal braccio della scavatrice meccanica che cercava di riparare. L’altroieri in provincia di Cremona nella fabbrica della Marcegaglia, presidente della Confindustria, moriva un operaio travolto da un pacco di tubi d’acciaio sganciatosi da un supporto. Morti orrende, giovani vite spezzate.
Le morti sul lavoro si succedono incessantemente ad un ritmo di tre o quattro al giorno, festività comprese. È questa la vera emergenza sicurezza, questa la vera violenza quotidiana che dovremmo affrontare e sconfiggere, assieme a quella che colpisce altrettanto quotidianamente e addirittura con maggior frequenza le donne, vittime di aggressioni prevalentemente tra le pareti domestiche e ad opera di maschi che conoscono assai bene.
Le possibilità di ridurre drasticamente le morti e gli incidenti sul lavoro ci sarebbero tutte. È stata da poco approvata dal passato governo una nuova e avanzata legge sulla sicurezza nei posti di lavoro. Si tratta di applicarla rapidamente e senza scappatoie.
Rifondazione comunista pensa che non si possa continuare a stare a guardare, limitandosi a piangere le vittime. Se la situazione rimane sempre la stessa la responsabilità è di tutti, di chi non applica leggi e regolamenti e di chi non chiede che siano applicati con rigore.
Pertanto noi pretendiamo che le norme nazionali siano applicate interamente nella nostra provincia.
Pretendiamo che, come prevede la legge, si dia il via ad una formazione generalizzata, precisa e puntuale e che su questa vengano fatte delle verifiche periodiche. Molti incidenti avrebbero potuto essere evitati se ci fosse stata una maggiore consapevolezza da parte di tutti, padroni, dirigenti, quadri intermedi e lavoratori, che il rispetto delle norme anti-infortuni non è una perdita di tempo o uno spreco di denaro, ma lo strumento che permette di salvare vite umane.
Pretendiamo l’aumento degli ispettori provinciali, che come minimo devono rispettare le percentuali nazionali. Se i vincoli di spesa non permettessero nuove assunzioni, si riqualifichino alla mansione di ispettori persone in esubero di altri settori della pubblica amministrazione.

Fabio Visentin
Rifondazione comunista dell’Alto Adige

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