Quando si trattava tra Fiat e Crysler i sindacati USA erano consultati e coinvolti, anche su richiesta del governo Obama; adesso che si tratta tra Fiat e Opel i sindacati tedeschi dicono la loro anche su richiesta del loro governo: i sindacati italiani non hanno mai voce nè titolo, nè voglia, nè argomenti? oppure siamo già in regime di "nuove reazioni industriali" e il sindacato italiano è ridotto a una corporazione e subisce l'arbitrato obbligatorio e gli viene interdetto di parlare? Vero che tutta questa trattativa avviene anche nel quasi silenzio del governo, come se la Fiat fosse uno stato sovrano. Fa abbastanza impressione il silenzio indispettito di Berlusconi. La stampa italiana dice en passant che si può temere per l'occupazione, ma i sindacati non aggiungono alcunchè. Gli operai -dicono i sondaggi del Sole 24 ore (un testimone "oggettivo", "neutrale")- voteranno a frotte per il Pdl, e per questo non fa più notizia nemmeno il loro silenzio? A me sembra che sia molto urgente che ci si dia da fare per costruire al più presto un forte legame sindacale europeo, superando divisioni e difficoltà pregresse tra le organizzazioni esistenti.
Naturalmente dopo che si sarà finito di occuparsi delle veline nelle liste di Berlusconi.
Una bambina afgana di 13 anni è stata uccisa da una mitragliarice italiana a Herat: già le versioni sono che i colpi sarebbero stati sparati da dietro su una macchina che andava pianissimo (versione del padre della bimba uccisa) oppure su una macchina che veniva velocissima incontro al mezzo militare italiano (versione della Farnesina e della Difesa): vergogna comunque e ragione di più per riportare a casa il contingente italiano, naturalmente dopo che si sarà finito di parlare delle veline nelle liste di Berlusconi.
La crisi rallenta, si spegne, e credo che continuerà così fino alla fine della campagna elettorale delle europee: non è mai stato detto perchè è cominciata, come le misure prese da governi vari possano rimediarla, sicchè il più attendibile degli economisti sembra essere Tremonti che dice ogni due giorni che si sta navigando in mare incognito (poco rassicurante saperlo da parte del timoniere, no?): si potrà avere una descrizione almeno approssimativa dello stato della crisi e che qualcuno ci faccia sapere se le misure prese servono per ripristinare la condizione dell'economia a prima della crisi (in modo che poi si riproduca e si vada avanti a ondulazione perpetua di onde di crisi) oppure se in qualche modo modifichino la realtà ? A quel che capisco l'unica modifica sarà che il governo o meglio il dominio della forzalavoro sarà più pesante, i diritti minori, ma vorre saperlo.
Naturalmente dopo che si sarà finito di esaminare la faccenda delle veline nelle liste di Berlusconi.
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