Frei Betto, che assieme a numerose altre personalità internazionali ha dato il suo sostegno alla lista comunista – anticapitalista di Rifondazione – Comunisti italiani – Socialismo 2000, sarà a Bolzano martedì 26 maggio 2009 ore 18 alla Libera Università.
Il 26 maggio uno dei grandi testimoni dell'America Latina e in modo particolare del Brasile sarà ospite del Centro per la Pace del Comune di Bolzano per parlare della nuova stagione che si trova a vivere l'America Latina, resa ancora più nuova dall'insediamento di Barak Obama alla Casa Bianca. Per cercare di capire quale scenario si sta aprendo nel Nuovo Mondo e per capire dove va il Brasile e quali possono essere gli effetti che possono scaturire anche per noi, abbiamo invitato Frei Betto e lo affianchiamo uno dei grandi giornalisti italiani, autore di famosi reportage dall'America Latina: Maurizio Chierici.L'appuntamento sarà Martedì 26 maggio alle ore 18 nell'aula magna dela Libera Università di Bolzano in via Sernesi 1
FREI BETTO oggi è forse uno dei personaggi più rappresentativi del Brasile. E' stato consigliere speciale del presidente Lula per il progetto "Fame Zero" ma la sua storia ha inizio già alla fine degli anni Sessanta quando, insieme ad altri frati domenicani, è stato arrestato e torturato dalla dittatura perché accusato di essere al fianco del leader comunista Marighella. Fu a causa di quelle torture che il leader del gruppo di domenicani, frei Tito, si suicidò dopo la liberazione appenendosi ad un albero davanti al convento di Lione. Betto ha aperto gli occhi del mondo sui crimini compiuti dalla dittaura brasiliana e ha ricostruito le storie drammatiche dei prigionieri politici nel carcere di Tiradentes a San Paolo in libri famosissimi come "Nei sotterranei della storia" e "Battesimo di sangue".
MAURIZIO CHIEIRICI da trent'anni in viaggio nel mondo per il Corriere della Sera e poi per l'Unità: America Latina, Medio Oriente, l’Africa e l’Asia delle vie della seta e del Vietnam. Ha “partecipato” a tutte le guerre, dal 1967 ad oggi. Ha vinto con i suoi reportage numerosi premi, dal Campione all’Unicef. Ha scritto anche due romanzi-verità. Chierici attraverso storie di uomini e donne incontrati nelle più diverse parti del mondo, mostra anche quale può essere la funzione di un giornalista veramente libero: “Fare il giornalista in America Latina èn mestiere con qualche rischio. Non solo per chi insegue eserciti e guerriglie. Duecentotréronisti sono stati uccisi negli ultimi dieci anni. Sempre storie diverse, ma il motivo non cambia: chi vuole silenzio non sopporta la verità .
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