Rifondazione ha scelto di sostenere Cristina Kury. Quali ragioni vi hanno portato a questa decisione?
Sosteniamo in modo più che convinto Cristina Kury candidata sindaco perché è un personaggio con una importante esperienza politica e unisce i gruppi linguistici, anziché dividerli, come altri. In più si è sempre distinta per una metodologia di lavoro preciso, serio, trasparente e autonomo da ogni sorta di gruppi di interesse, che negli ultimi anni hanno sempre influito sull’agire amministrativo e politico di Merano. Tutto ciò non mi sembra poco. Cristina Kury è una garanzia per un cambiamento di rotta in senso partecipativo e democratico nella nostra città.
Nel programma di Rifondazione viene sottolineato fortemente il tema della partecipazione. Perché?
Mi riallaccio a quello che ho detto prima. È inaccettabile che alcuni gruppi di interesse vadano regolarmente in comune a consegnare la propria lista dei desideri, mentre il normale cittadino è tagliato fuori da ogni sorta di partecipazione alla gestione della nostra città. Per esempio mi chiedo: perché, improvvisamente si rifà via Cassa di Risparmio prima delle elezioni, mentre chi ha firmato contro il tunnel sotto Monte S. Benedetto in passato non è stato tenuto nemmeno in considerazione? Dobbiamo cambiare radicalmente il modo di fare politica. La politica deve cercare prima ancora della condivisione la partecipazione. Il cambiamento della città passa per la politica partecipata. Per questo Rifondazione Comunista in Consiglio Comunale ha sempre lottato per un coinvolgimento reale della cittadinanza nelle decisioni di grosso impatto. Questo è un punto centrale del nostro programma.
Was sind andere zentrale Anliegen von Rifondazione für die nächste Legislatur?
Wir müssen dis Stadt vom Verkehr entlasten. Konkret heißt das, dass am Bahnhof der unterirdische Parkplatz so schnell als möglich verwirklicht werden muss. Zugleich muss der Innenstadtverkehr stark eingeschränkt werden und ein effizienter Shuttle-Dienst eingerichtet, der das Erreichen der Innenstadt leicht macht. Das sind die Prämissen, um eine wirkliche Zone mit beschränktem Verkehr bzw. eine echte Fußgängerzone zu schaffen. Meran muss für Gäste, aber auch – vergessen wir das nie – für die BürgerInnen unserer Stadt attraktiv und lebenswert gestaltet werden.
Come rendere concretamente la città più vivibile, più “Heimat” di tutti?
In un contesto che vede una forte avanzata delle destre, dell’ideologia liberista che della privatizzazione ad ogni costo ha fatto un dogma e che in parte si è radicata anche in settori del centrosinistra dobbiamo rispondere con un progetto di società e con una visione di città diametralmente diversa. Dobbiamo rendere lo spazio urbano bene comune, dobbiamo far si che il PUC, che verrà rielaborato nella prossima legislatura, parta da questo presupposto. Per fare un esempio: Piazza della Rena, così come è concepita, non favorisce l’incontro intergenerazionale, non favorisce la permanenza sul luogo, non ti permette di portarci i propri bambini perché di fatto non è luogo di libero movimento, di gioco, di incontro. È semplicemente uno spazio adatto si e no ad un concerto musicale o per metterci gli stands del mercatino di natale. Non è questa la nostra visione di città. La pianificazione urbanistica deve diventare uno strumento per rendere la nostra città più vivibile e accogliente per tutte e tutti.
Bleiben wir beim Thema öffentliche Güter. Rifondazione kämpft für das Wasser als öffentliches Gut und hat auch in diesem Rahmen eine aktive Rolle in unserer Stadt eingenommen.
Ich möchte daran erinnern, dass „privat“ aus dem Lateinischen „privare“ stammt und übersetzt berauben, vorenthalten bedeutet. Genau das wird die von der italienischen Regierung vorgesehene Privatisierung der Dienstleistungen, vor allem des Wassers, sein. Hier konnte Rifondazione einen kleinen Sieg verbuchen. Ein von mir eingebrachter Beschlussantrag, das Wasser als nicht ökonomisches Gut definiert und die Abänderung des Gemeindestatutes in diesem Sinne vorsieht, wurde einstimmig angenommen. Nun gilt es das Referendum gegen die Privatisierung des Wassers aktiv zu unterstützen. Wir sammeln bereits Unterschriften. Ohne eine linke Vertretung im Gemeinderat wäre auch in diesem Kontext wahrscheinlich herzlich wenig passiert.
Un altro cavallo di Rifondazione è la proposta di creare un pool scientifico-tecnologico nel campo delle energie alternative. La tua mozione al riguardo però è stata respinta dall’attuale maggioranza. Come intendete proseguire?
Una giunta comunale non può limitarsi ad amministrare le piccole cose quotidiane, che pur sono importantissime. Deve anche proporre visioni di sviluppo per una città. Noi lotteremo per una città accogliente, ecologica, aperta, democratica, senza però tralasciare l’aspetto economico. Per questo proponiamo la creazione di un centro scientifico-tecnologico nell’ambito delle energie alternative e sostenibili. A Sinigo viene prodotto il silicio che serve anche per la produzione di pannelli solari. Allora, perché non creare le condizioni per la produzione in loco, ma anche in generale per la ricerca nel campo delle energie alternative? Insieme alle imprese interessate, alle Università di Bolzano, di Trento e di Innsbruck, ai sindacati, alla popolazione di Merano noi vorremmo porre le basi affinché si crei a Merano un centro con grosse potenzialità economiche – in Italia la domanda di energie alternative cresce rapidamente, ma sia la ricerca che la produzione sono minime – ed a un basso impatto ambientale, creando posti di lavoro altamente qualificati per i nostri giovani, che oggi sono costretti a trasferirsi in altre regioni, spesso all’estero.
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