L’attentato subito dal Centro profughi di Vandoies l’altra notte richiama alla mente episodi analoghi avvenuti in altre parti d’Italia e d’Europa. Assistiamo a uno stillicidio di provocazioni e attacchi contro cittadini inermi, colpevoli soltanto di essere fuggiti a situazioni di vita intollerabili e in questo caso da una guerra cui anche il nostro paese ha partecipato. La crisi che stringe ferocemente i popoli europei, affrontata solo con tagli e sacrifici imposti ai ceti medio-bassi, senza la costruzione di una risposta basata sulla solidarietà e sulla difesa dello stato sociale, rischia di lasciare i singoli preda delle tradizionali risposte regressive, della guerra tra poveri, dello scarico delle tensioni non su chi è causa della crisi, ma su chi è più debole nella gerarchia sociale. L’Alto Adige deve continuare ad essere una terra di accoglienza e la società civile in tutte le sue articolazioni deve dare una risposta forte e compatta contro l’intolleranza e il razzismo. Agli ospiti e agli operatori del Centro di accoglienza va tutta la solidarietà di Rifondazione Comunista dell’Alto Adige.
Fabio Visentin, segreteria provinciale PRC
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