candidati prc alle provinciali 2013

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28.3.07

Intervento del segretario del PRC Fabio Visentin al congresso DS

Vi state accingendo a confermare una scelta che è già stata presa
La costruzione del Partito Democratico. Vi confesso che questa prospettiva mi crea una certa tristezza e persino un po’ di inquietudine. Tristezza perché il PD segna la fine definitiva di una storia che seppur su posizioni diverse ci vedeva avere delle radici in comune. Inquietudine perché temo che in futuro i rapporti tra di noi debbano diventare ancora più difficili.
Temo che in futuro esperienze come Pace e Diritti saranno ancora più difficili.
Come mai nessuno ha risposto alla proposta lanciata ormai da qualche mese da Luigi Gallo di verificare se alle future elezioni provinciali sarà possibile presentare una lista o un cartello di tutte le forze che si riconoscono nell’Unione?
Attenti a non voler risolvere problemi di radicamento politico, di difficoltà con dispositivi di legge: non sono le leggi elettorali studiate ad hoc che fanno decollare i progetti politici.
Una legge elettorale che confinasse le forze politiche minori nel ruolo di semplici portatori di voti o di chi si tira da parte sarebbe destinata a ottenere l’effetto contrario: provocare l’irrigidimento e lo spirito d’orgoglio dei piccoli.
Una situazione come la nostra con un partito che da solo ha la maggioranza assoluta dei voti non ha bisogno di leggi che riducano ancora di più la possibilità di essere presenti delle minoranze.

I tempi che stiamo vivendo sono tempi difficili, mai come in questo momento è grande lo scollamento tra politica e cittadini. Basta salire su un autobus o frequentare un luogo di riunione qualunque per accorgersi di come i cittadini tendano a considerare i politici, tutti i politici, come un ceto autoreferenziale capace di fare gli interessi dei poteri forti ma dedito soprattutto ad autoriprodursi.
Se non riusciamo a rovesciare questa percezione della gente comune, anche di quelli che dovrebbero essere i nostri settori di riferimento, rischiamo di essere stritolati.
Proporre di ridurre i costi e i privilegi della politica non è fare discorsi demagogici.

Infine, se questo governo, ma vale anche per i governi locali provinciali e comunali , non riuscirà a dire chiaramente che le pensioni pubbliche possono essere difese, che i salari dei lavoratori possono essere aumentati e che i giovani possono finalmente aspirare a lavori non precari e retribuiti decentemente sarà difficile per tutti noi ritrovare un reale contatto con il nostro popolo.

Grazie e buon lavoro

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